La dieta a zona è stata appositamente studiata per donare all’organismo specifici benefici come ad esempio la capacità di mantenere un corpo in salute e prevenire di conseguenza la comparsa di malattie. Non si tratta quindi di una soluzione per dimagrire ma viene vista più come una sorta di strategia nutrizionale per riuscire a mantenere un determinato benessere psico-fisico.
Il termine zona fa riferimento a uno stato di equilibrio ormonale nel quale l’insulina riesce sempre a trovarsi in perfetto equilibrio con i suoi ormoni nocivi come ad esempio il glucagone.
Lo stile alimentare della dieta a zona, si basa essenzialmente su tre importanti principi: in tutti i pasti è necessario inserire i macro nutrienti, i carboidrati devono essere assunti sotto forma di verdura e frutta e occorre consumare almeno cinque pasti in un giorno.
Questo particolare modello di alimentazione prevede la distribuzione giornaliera nel
40% da glucidi, 30% di grassi e il restante 30% di proteine.
L’obiettivo della dieta a zona è sopratutto quello di riuscire ad influire positivamente sul metabolismo semplicemente assumendo le giuste quantità di cibo.
Macro nutrienti: carboidrati, grassi e proteine nella dieta a zona
Un aspetto che convince molte persone a seguire questa dieta, è la grande varietà dei prodotti che possono essere assunti, il concetto chiave in questo caso non è infatti quelli di togliere ma saper bilanciare le porzioni.
Naturalmente come in tutti i regime alimentari, è necessario sapere consumare con moderazione alcuni alimenti come ad esempio le carni troppe grasse, i latticini, gli insaccati e le uova.
Nel caso dei carboidrati, ovvero il primo macro nutriente da assumere, non bisogna eliminare alcun tipo di alimento. In questo caso però si cerca di preferire carboidrati non raffinati, contenenti molti fibre come verdura e frutta.
Per quanto riguarda i grassi occorre tenere presente che tali macro nutrienti sono fondamentali per produrre ormoni, assumere vitamine e per avere il giusto controllo sulla fame.
Nella dieta a zona però devono essere favoriti i grassi cosiddetti giusti a discapito di quelli ricchi di acido arachidonico oppure saturi.
Nel caso delle proteine infine, non viene fatta una distinzione tra quelle provenienti dagli animali e da quelli dei vegetali, per cui questa dieta può essere seguita anche dai vegetariani.
Le proteine possono essere assunte quindi nelle diverse tipologie di carne o pesce, nella frutta secca, nelle verdure e nella frutta ma anche nei cereali, nella pasta, nel riso e nel pane.
Esempio di dieta a zona
Per fare un esempio della dieta a zona occorre partire dalla colazione. Al mattino appena svegli è possibile bere un caffellatte con quattro biscotti d’avena oppure un caffè abbinato con un toast al prosciutto. Verso metà mattinata occorre fare una spuntino ad esempio con un yogurt.
Per pranzo si può scegliere di mangiare 40 grammi di pasta con ragù di carne oppure direttamente un secondo con pollo nel caso della carne oppure pesce spada. In entrambi i caso però non devono mai mancare la verdura, almeno 250 grammi ed un frutto.
Nel pomeriggio è possibile fare un altro spuntino con 100 grammi di frutta e 20 di parmigiano.
Nel caso della cena infine si può optare per 100 grammi di carne macinata magra, insieme ad un minestrone di verdure, 150 grammi di verdura e per concludere un frutto. Prima di andare a dormire è concessa una tazza di latte scremato.
