Perdere peso, a prima vista, potrebbe essere il sogno di tante persone. Chi sta a dieta ma non riesce a dimagrire in effetti sogna di veder scendere l’ago della bilancia. Mentre è vero che ci sono delle situazioni in cui perdere peso è fortemente raccomandato per la salute (come nel caso dell’obesità), è anche vero che in altri casi dimagrire troppo rappresenta un campanello d’allarme. Ma quando si può dire di perdere troppo peso? E da cosa potrebbe dipendere?
È quello di cui ci occuperemo in questo articolo.
Perdita di peso: quando è normale
Perdere peso, come abbiamo detto, non necessariamente può essere un problema, al contrario.
Rimanere in forma, o comunque entro una certa soglia calcolata in base alla propria altezza, alla propria massa muscolare e all’attività fisica che si svolge, è fondamentale per la salute.
Il grasso in eccesso può dare disturbi circolatori e cardiaci, e quindi (soprattutto se si è aumentati troppo di peso), scendere di qualche chilo
è molto utile.
Il punto è che la perdita di peso dovrebbe essere non solo voluta, ma anche graduale.
Ciò significa che, quando si decide di dimagrire per un motivo valido, ci si deve affidare ad un medico nutrizionista, seguire un regime alimentare per un certo periodo, e smettere quando si sono raggiunti i risultati.
Se invece la perdita di peso avviene in maniera spontanea, incontrollata e repentina (e non si è a dieta e nemmeno si fa attività fisica), allora ci si deve interrogare sul motivo.
Perdere peso: quando preoccuparsi
Naturalmente il peso corporeo è un indice soggettivo, che dipende da molti fattori.
Tuttavia si può dire che il momento in cui preoccuparsi (o comunque fare degli esami approfonditi) arriva quando si scende al di sotto di un peso uguale al 10% del totale.
Quindi, per fare un esempio pratico, se si pesano 50 chili, dovrà scattare il campanello alla perdita di 5 chili senza giustificato motivo, in un periodo di tempo di 6 mesi.
A questa perdita di peso poi, si dovrebbe associare (affinché vi sia motivo di preoccuparsi) anche una serie di sintomi quali:
- disturbi del sonno
- eventuale fragilità di capelli e unghie
- inappetenza (che non fa che aumentare il calo di peso)
- nervosismo e stanchezza immotivata
Perdita di peso anomala: da cosa può dipendere
Un bravo medico sarà in grado di ricondurre la perdita di peso inspiegabile a diverse possibili cause, cercando di individuare poi quella giusta.
Ci si potrebbe infatti trovare in presenza di disturbi cardiaci.
Ancora, la causa potrebbe essere imputabile a una dis-regolazione endocrina dovuta ad esempio ad un diabete non diagnosticato.
Un’altra causa, molto frequente in effetti, è quella del super lavoro della ghiandola tiroidea, che aumenta a dismisura il metabolismo.
Ci si potrebbe trovare in presenza di disturbi gastro-intestinali, anche se in questo caso ci si potrebbe rendere subito conto del problema. In queste situazioni infatti sono sintomi tipici il vomito e la diarrea, che fanno per definizione perdere peso.
Potrebbe però esserci anche un’infezione in atto, o una neoplasia.
Lo stress: la causa più insidiosa
Lo stress può intervenire sia in maniera diretta che indiretta.
Un periodo di stress prolungato (come ad esempio in situazioni di crisi famigliari o di superlavoro) può avere come conseguenza la perdita di peso, vuoi perché brucia calorie direttamente, vuoi perché spinge ad assumere comportamenti dannosi come il consumo di alcool e il digiuno alimentare.